Trebisacce-15/03/2016: Il Pd analizza la situazione politico-amministrativa e discute del Referendum sulle trivelle

 

Assemblea PD 1TREBISACCE Dopo il successo dell’iniziativa politica dei giorni scorsi che ha portato a Trebisacce il vice-segretario nazionale Lorenzo Guerini, il presidente Oliverio ed il segretario regionale Magorno, il Circolo del Partito Democratico di Trebisacce, su iniziativa del segretario cittadino Pierfrancesco De Marco, conclusa la campagna di tesseramento per il 2016, ha convocato l’assemblea per un confronto sulla situazione politica e amministrativa locale e per discutere dell’imminente Referendum sulle trivelle. L’assemblea degli iscritti non veniva convocata da circa due anni e questo dato è stato contestato da molti iscritti e simpatizzanti, tra cui diversi giovani, che hanno reclamato più incontri e più dibattito all’interno del Circolo. Ha aperto i lavori il segretario De Marco che, dopo aver analizzato la situazione politica nazionale, si è soffermato «sul virus del disimpegno e dell’abulia politica che ha contagiato Trebisacce e tutto il comprensorio», auspicando che «la grande affluenza registrata nell’incontro con Guerini possa essere l’inizio di un ritorno alla partecipazione e all’impegno politico». Un passaggio importante della relazione il Segretario lo ha dedicato all’operato dell’amministrazione comunale e dei tre consiglieri che secondo il Segretario «è positivo se si tiene conto delle condizioni di difficoltà economico-finanziaria in cui si è trovato l’ente. L’amministrazione – ha commentato l’avv. De Marco in proposito – ha il merito di aver avviato una silenziosa ed impopolare opera di risanamento dei conti comunali e le opere pubbliche, che dovranno dare un volto nuovo alla città, seppur in ritardo, stanno partendo». Nel dibattito seguito alla relazione del Segretario sono intervenuti diversi iscritti, sia “anziani” che giovani, i quali hanno sostanzialmente ribadito, con toni e sfumature diverse, un diffuso malcontento sulla carenza di dibattito interno e sul presunto appiattimento del partito che avrebbe agevolato l’egemonia politica dell’esecutivo anche in relazione a scelte importanti e talvolta impopolari destinate ad incidere sulle famiglie, scelte che dovevano invece passare attraverso una discussione interna a un partito che ha contribuito al successo dell’esecutivo e ne costituisce la colonna portante. Per il Segretario De Marco, anche se sarebbe stato meglio costituire il gruppo del PD in seno al consiglio, il contatto tra il partito e i propri tre consiglieri non è comunque mancato e nelle sue conclusioni ha invitato tutti «a una maggiore partecipazione, mettendo da parte – ha concluso l’avv. De Marco – rancori e gelosie, evitando di trasformare antipatie personali in battaglie politiche, collaborando collettivamente per ritrovare coesione e armonia e collaborando con il gruppo-dirigente nella gestione del Partito».

Pino La Rocca