Dal Fuoco All’Acqua…solo andata!
L’inferno degli incendi boschivi di questi giorni nell’Alto Jonio e nel Parco del Pollino ha malvagiamente e selvaggiamente bruciato ettari ed ettari di superficie boschiva e coltivata, aggravando i tragici eventi anche con una vittima umana e di animali!
Da questi fatti sinistri , a mio avviso, deve nascere un nuovo concetto di difesa del territorio e di sviluppo dello stesso con atti concreti ovvero gli amministratori a tutti i livelli e le Associazioni territoriali devono adoperarsi affinchè si investa in questi luoghi con nuove idee progettuali ossia con i Bacini Idrici artificiali in collina.
L’orografia delle nostre colline , per la sua caratteristica, offre la possibilità per tali investimenti infrastrutturali ad impatto ambientale ZERO!
Attraverso la creazione , appunto, di opere di ingegneria idraulica ovvero i Bacini idrici artificiali collinari.
Dicevo dell’orografia delle nostre colline, panciute e degradanti verso il pianoro, che si sviluppano per la gran parte con la presenza di vaste aree collinari a forma di “cratere”, tanti imbuti che precipitano verso valle lasciando una fessura che guarda verso il pianoro o verso le fiumare.
La “Sellata” di Trebisacce, ricca di vegetazione e completamente distrutta dall’incendio di luglio 2017, potrebbe essere “riqualificata e rigenerata” mediante la creazione all’interno del suo cratere di un esteso Bacino idrico artificiale di media collina.
Metri cubi e metri cubi di acqua che si andrebbero a depositare sul fondo di tale cratere tramite le piogge e le sorgenti d’acqua presenti in loco e che disperdono il loro prezioso liquido.
Un tale Bacino artificiale, valgono per tutti i Bacini della Sila Arvo ed Ampollino o quello dell’ENEL a Mormanno,, sarebbe un validissimo strumento di approviggionamento idrico per quelle terre assetate e bisognose d’acqua!
Inoltre consentirebbe di realizzare concrete iniziative di sviluppo agricolo e turistico!
Meditiamo gente meditiamo.
Trebisacce 1 agosto 2017
GaLà ( Gaetano La Manna)
