Montegiordano-26/10/2017:   EQUILIBRIO PSICOFISICO

                                   

  EQUILIBRIO PSICOFISICO

Il Tai Chi è un ritorno, un ritorno a casa, un ritorno alla casa che ognuno ha sempre abitato, ma che forse non ha mai conosciuto a fondo: il proprio essere. Il Tai Chi è un ritorno al proprio centro, un ritorno all’equilibrio originario, alla perfezione e alla semplicità originarie. “Dunque, è questa la meta? E quando vi si arriva, cosa succede?” Quando vi si arriva, ci si accorge che la meta non è più tale. La meta si è trasformata in un punto di partenza”.

Viviamo in un’epoca dominata dalla fretta, dal rincorrere freneticamente un benessere che, il più delle volte, è effimero e superficiale, con la conseguenza di essere facilmente vittime di stress e stati ansiosi. E sappiamo tutti le conseguenze negative che tutto ciò può provocare sulla nostra salute psicofisica.

Ecco perché, soprattutto negli ultimi tempi, un gran numero di persone si avvicinano a discipline olistiche capaci di tenere sotto controllo tutte quelle situazioni nefaste per il nostro equilibrio interiore.

Una delle pratiche più note è il Tai Chi Chuan o Taijiquan, considerato come una vera e propria “meditazione in movimento”, perché promuove la serenità attraverso movimenti lenti e armoniosi che collegano il corpo alla mente.

Grazie alla lungimiranza del Maestro di Tiro con l’Arco, dottor Guido Valenzano, ed a sua moglie Gina Stan Florentina, valenti appassionati e studiosi di tutto ciò che riguarda la tradizione, l’A.S.D. Count-Down in collaborazione con il Comune di Montegiordano, ha organizzato un Corso di Tai Chi Chuan per offrire un sistema in grado di far leggere in noi stessi, di farci scoprire i nostri limiti e le nostre paure e, perché no, pacificarci la mente e lo spirito.

Il Corso si tiene presso la sede della Biblioteca Comunale di Montegiordano Marina ed è estremamente suggestivo poter praticare questa antichissima e nobile disciplina circondati da una miriade di libri, che fanno da corollario ai movimenti lenti e sinuosi, a dimostrazione che cultura ed attività psicofisica camminano all’unisono.

Il Tai Chi Chuan, o Pugno della Suprema Essenza, posturale”, appartiene agli stili interni del Kung Fu Cinese, considerata come la madre di tutte le Arti Marziali.

La sua storia nasce con il monaco Chan Sanfeng che visse nel tempio di Shaolin 600-700 anni fa, tra la dinastia Yuan (1279-1368) e Ming (1368-1644). Successivamente, Chan Sanfeng si spostò sulla montagna del Wudang, dove appunto creò il Tai Chi Chuan.

Tante sono le storie che narrano l’origine di questa disciplina, tra le quali quella secondo cui Chan Sanfeng in seguito  all’osservazione di un combattimento tra una gru ed un serpente, si rese conto che mentre la gru rimaneva rigida con attacchi diretti, il serpente cedeva e seguiva la gru non provando a resisterle cosicché vinse lo sconto. La durezza era stata controllata dalla morbidezza.

Il Tai Chi Chuan, essendo nata come arte di autodifesa e combattimento, si serve dell’energia dell’avversario per conquistarne il controllo, applicando i vari princìpi che sottendono alla sua pratica.

Il Tai Chi  Chuan ha lo scopo di raggiungere l’equilibrio fisico, mentale e spirituale a cui tutti  noi dovremmo aspirare.

Per il raggiungimento di tale equilibrio ( TAO) è necessario creare l’armonia tra la parte esterna e la parte interna del corpo.

Quando parliamo di parte esterna del corpo dobbiamo riferirci alla coordinazione della parte superiore con quella inferiore, unire l’interno con l’esterno, prendere coscienza della parte destra e sinistra. In questo modo il corpo lavora in armonia fino a raggiungere il tao; per arrivare a fare questo c’è bisogno dell’intenzione, a livello mentale, in modo di sfruttare al meglio le potenzialità del corpo.

Quando parliamo di parte interna del corpo, invece, dobbiamo pensare che lo scopo del Tai Chi Chuan è quello di lavorare all’interno del corpo in modo da potenziarne l’esterno e ciò si ottiene lavorando sugli organi interni ma, soprattutto, sulla spina dorsale, in quanto il midollo spinale dà origine a tutto.

Il praticante di Tai Chi Chuan lavora sull’energia vitale (Ch’I), che è fondamentale per creare un corretto equilibrio tra interno ed esterno; tutto ciò può avvenire solo lavorando su una adeguata respirazione (Ch’i Kung) unita al movimento del corpo. In tal modo si arriva al TAO.

Il Tai Chi Chuan può essere praticato da tutti, dai bambini agli anziani, perché in grado di migliorare la salute del corpo e della mente senza compiere sforzi particolari. Per questo il Tai Chi Chuan è indicato anche per gli anziani: l’esercizio rende il corpo più agile e flessibile e migliora la postura con grandi benefici per  schiena, spalle e collo. Inoltre il coordinamento respiro-tecniche ha un effetto antistress.

Poiché in giovane età gli effetti positivi sul corpo e mente sono amplificati, questa disciplina è adatta anche per i bambini che sviluppano così il corpo in maniera armoniosa, i muscoli risultano più forti, elastici e scattanti; la schiena e le articolazioni si rinforzano e diventano più flessibili.

A cosa assomiglia il Taiji Quan?

Praticare Taiji significa godersi un pacifico riposo.

Praticare Taiji  è come sperimentare la sensazione del caldo scorrere del Qi senza nessuna ostruzione in tutti i Meridiani.

Praticare Taiji è come bilanciare lo Yin e lo Yang.

Praticare Taiji è come nuotare nell’aria.

Praticare Taiji è come una forma in movimento dello “stare in piedi”.

Praticare Taiji è come usare il corpo per disegnare meravigliosi diagrammi del Taiji.

Praticare Taiji è come Accolgiere il Nuovo ed espellere il Vecchio.

Praticare Taiji è come il totale rilassamento del corpo e della mente.

Praticare Taiji è come riparare e curare la mente, il corpo e lo spirito.

Praticare Taiji è come prendersi cura del corpo con la vastità e accogliere il Qi dell’Universo.

Praticare Taiji è come raggiungere l’ultima unificazione del Cielo, della Terra e della Luna”.

Guido e Gina, persone sensibili e dolci, oltrechè preparatissime e modeste, hanno deciso di intraprendere questo percorso “interiore”, anche perché vi sono delle attinenze specifiche con il Tiro con l’Arco, soprattutto quando parliamo di respirazione diaframmatica, concentrazione mentale, rilassamento e visualizzazione.

Un plauso a tutta l’A.S.D. Count-Down, ed a tutti i suoi componenti, per l’apertura mentale e per l’impegno profuso ed un ringraziamento anche al dottor Vittorio Brizzi per la sua vicinanza morale.

Chi controlla il proprio respiro controlla anche la propria Vita. Ecco l’importanza della pratica di questa splendida disciplina.

Unitamente al Tai Chi Chuan, si terrà anche un Corso di Autodifesa Femminile, per venire incontro a quelle che sono le esigenze di sicurezza, soprattutto in un contesto storico dove aggressioni e violenze di ogni tipo sono all’ordine del giorno. Il discorso autodifesa è molto delicato, in quanto oggigiorno vengono propinate tecniche a dir poco fantasiose e praticamente inutili in caso di aggressione reale da strada.

Non possono bastare delle lezioni in palestra di arti marziali o di sports da combattimento per imparare a difendersi, in quanto sulla strada non esistono arbitri, né giudici e né bandierine che fermano lo scontro, pertanto è necessario in primis la prevenzione, poi un approfondito studio sulla psicologia del confronto ed infine, se proprio lo scontro non può essere evitato, la conoscenza di poche tecniche semplici ma efficaci e risolutive.

Proteggere la nostra incolumità, reagire innanzitutto alle paure ed imparare ad attingere alle nostre risorse fisiche e mentali in ogni condizione di potenziale pericolo. E’ un metodo di difesa basato sulla realtà e sulla immediata e concreta necessità di fornire risposte a situazioni che rivestono il carattere della imprevedibilità e, in quanto tale, si occupa anche delle possibili conseguenze di tipo giuridico. Infatti, è di fondamentale importanza imparare a difendersi rimanendo nella sfera di tutela offerta dalle norme di legge, al fine di evitare incresciosi strascichi legali.

Lo scopo è, infine, quello di imparare a tutelarsi a 360°, conoscendo se stessi e le potenzialità anche nascoste che sono offerte perfino nelle peggiori situazioni, con un allenamento fisico di base che ha fatto dell’efficacia e della semplicità i suoi principali obbiettivi.

E’ stato dimostrato che solo un’adeguata educazione alla reazione permette di agire nel pieno della lucidità, con la costante ed esatta consapevolezza della realtà, delle proprie azioni, reazioni e possibilità. I corsi insegnano a gestire stress e panico e ad utilizzare nel migliore dei modi tutti gli strumenti di cui disponiamo.

Gli obiettivi principali di questo Corso sono: imparare a difendersi dalle aggressioni; salvaguardare la propria incolumità; neutralizzare rapidamente ed efficacemente l’aggressore; gestire in maniera rapida e ottimale situazioni impreviste; imparare a reagire anche in condizioni di forte stress emotivo e fisico; imparare ad utilizzare l’ambiente circostante a proprio vantaggio.

Vogliamo concludere con uno splendido aforisma: “La pratica del Tai Chi Chuan è da compiere per stadi, senza voler bruciare le tappe con costanza e umiltà, aspettando che la natura faccia il suo corso e che i cambiamenti avvengano spontaneamente. Salendo una scala bisogna far attenzione a ogni singolo piolo, senza saltarne nemmeno uno, così sì è consapevoli della salita e non si avrà dubbi nel percorrerla. La pratica non può ridursi a una mera ripetizione, meccanica, sterile e vuota di esercizi e posture; la forma stessa, pur essendo sempre la solita, risulta diversa alla percezione: eseguendola si è in grado, ascoltandosi, di cogliere sottili sfumature, piccoli ma importanti cambiamenti, sapori sempre nuovi. L’intenzione è nella pratica, non nel risultato. Non posso imparare più di quello che sto facendo. Perché non serve a niente”.

E non possiamo dimenticarci di lasciarvi con un pensiero sulla autodifesa: “L’istinto deve essere alla base della difesa personale femminile. Un percorso efficace. Un percorso semplice e alla portata di tutti. Ma soprattutto un percorso concreto, realistico. Quando sei in una situazione di reale pericolo la tua mente parte per strade molto diverse. Durante un’aggressione sei sottoposto ad un incredibile stress che in una persona normale porta ad una conseguenza ovvia: la mente razionale non funziona più. Funzionano soltanto le emozioni. E l’istinto”.

RAFFAELE BURGO