Trebisacce-11/06/2018: Questione Ospedale: Mundo si sfoga

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Sindaco Mundo

TREBISACCE Apertura dell’Ospedale: sfogo del sindaco Mundo contro l’inerzia della politica e del management aziendale, caratterizzati, secondo il primo cittadino, da un “silenzio assordante e da un disinteresse assoluto”. «Sono ormai cinque anni – ha scritto l’avv. Mundo quasi in preda allo sconforto – che stiamo conducendo questa battaglia per la quale abbiamo impiegato risorse finanziarie, tempo e passione e coinvolto cittadini e amministratori locali, ma in questi lunghi anni, sebbene più volte invitati, nessun parlamentare o consigliere regionale, tranne qualcuno, ha espresso una reale e forte posizione politica, tanto che spesso abbiamo avuto l’impressione che scappassero per non assumere alcun impegno o per spendere una parola paventando il rischio di rimanere delusi e quindi di fare brutta figura». Amara constatazione, quella del sindaco della città che, ovviamente non risparmia nessuno ma che pare ce l’abbia soprattutto con i propri compagni di partito, rivendicando però il merito di non aver mai mollato: «Noi siamo andati avanti lo stesso e, grazie ai rapporti personali, alle nostre capacità propositive e alla serietà delle argomentazioni, siamo riusciti, pur in un momento di grande incertezza, ad ottenere un  riconoscimento politico importante che ha portato alla Sentenza del Consiglio di Stato n. 1551/2015 che ha annullato il DPGR 18/2010 che aveva sancito la chiusura del “Chidichimo” ad al conseguente Decreto Commissariale che ha previsto nella rete ospedaliera calabrese l’inserimento del “Chidichimo” come “Ospedale di zona disagiata”. Decreto che però è rimasto finora solo sulla carta, tanto da indurre il sindaco a ricorrere ancora ai giudici di Palazzo Spada. «Di fronte all’inerzia del Commissario, – ha scritto infatti l’avv. Mundo – abbiamo dovuto far di nuovo ricorso al Consiglio di Stato che, permanendo il rifiuto del Commissario Scura di eseguire la Sentenza, il 20 maggio u.s., a seguito di Ricorso del comune di Trebisacce patrocinato dall’avv. Giuseppe Mormandi, ha emesso “il giudizio di ottemperanza” nominando il Commissario ad Acta con il compito di eseguire la Sentenza con l’adozione degli atti amministrativi necessari per la riapertura dell’ospedale». Dopo aver ricordato che nel frattempo, il primo marzo scorso, è stato aperto il Pronto Soccorso e che sono in corso lavori di adeguamento della Lungodegenza per trasformarla in Medicina, il sindaco della città, partendo dal presupposto dell’imminente stagione estiva, ha invitato le autorità sanitarie a potenziare il servizio dotando il Pronto Soccorso delle figure mediche necessarie e delle attrezzature per perfezionare le prestazioni e le attività e per soddisfare l’utenza che sicuramente sarà destinata a triplicarsi. «In tale contesto, – ha commentato il primo cittadino tornando a denunciare la latitanza della deputazione nazionale e regionale – le prese di posizioni politiche sono state fin dall’inizio molto rare e, cosa più grave, dopo l’ultima sentenza di nomina del commissario, – ha ammonito il sindaco Mundo – nessun rappresentante politico ha mai posto sul tavolo la questione del nostro Ospedale, per cui – ha commentato ancora il primo cittadino – il silenzio è emblematico di un disinteresse completo verso le popolazioni del’Alto Jonio. Un silenzio assordante – ha minacciato il sindaco della città – che sicuramente dovrà essere valutato al momento opportuno, in quanto – ha ricordato l’avv. Mundo mettendo tutti sull’avviso – ai rappresentanti istituzionali, ai delegati della Regione e ai Parlamentari è stata inviata la copia della Sentenza, senza ricevere però alcun riscontro. E’ per questo che nei prossimi giorni – ha concluso il sindaco della città – in accordo con i sindaci del Comprensorio, sarà indetta una Conferenza-Stampa per illustrare il dispositivo della Sentenza di nomina del Commissario ad Acta, anche al fine di sollecitare l’Asp e il Commissario Scura ad adottare gli atti necessari e ad intraprendere le necessarie iniziative perché Trebisacce e l’Alto Jonio non possono più attendere e in futuro non si faranno prendere più in giro dalle promesse e dal canto ingannevole delle sirene, da qualunque schieramento esse provengano. Questo è il nostro attuale stato d’animo e d’ora in avanti siamo pronti a denunciare tutte le inadempienze per far conoscere ai cittadini la verità».

Pino La Rocca