Trebisacce-30/07/2019: Due solenni encomi al Comandante Cervellera

Cosimo Cervellera

TREBISACCE Una vita dedicata alla professione e alla tutela del territorio del Parco Nazionale del Pollino. Questo l’ambito riconoscimento attribuito a Cosimo Cervellera, per gli amici Mino, residente a Trebisacce, Comandante della Stazione dei Carabinieri Forestali di Cerchiara di Calabria operante all’interno del Parco Nazionale del Pollino che nei giorni scorsi è stato insignito, insieme al suo già collaboratore Carabiniere Scelto Antonio Bettarini originario di Cerchiara di Calabria, di due Encomi solenni «per le spiccate qualità professionali – si legge nella motivazione del primo Encomio – svolte nell’ambito di Polizia Giudiziaria durante le attività finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati commessi a danno dell’ambiente e del territorio del Parco Nazionale del Pollino, allorquando venivano individuati dei soggetti intendi ad esercitare l’attività venatoria in area protetta, giungendo al loro arresto dopo averne monitorato per circa un anno i movimenti». La cerimonia di premiazione e di consegna dei solenni Encomi svoltasi all’interno della Chiesa che sorge nel lussureggiante Parco di Gallipoli Cognato in provincia di Matera notoriamente conosciuto come le piccole “Dolomiti della Basilicata” e disposta dal Comando Generale nel corso della quale sono stati insigniti di Encomio i Carabinieri Forestali del Parco Nazionale del Pollino con sede a Rotonda (PZ) alla presenza di numerose autorità civili e militari tra cui i Prefetti ed i Questori di Matera e Potenza, i Comandanti Generali della Legione Basilicata di Finanza, Carabinieri ed Esercito, i Sindaci del Comprensorio ed il Presidente del Parco di Gallipoli Cognato, Mario Atlante. Nelle motivazioni, pronunciate dal Comandante Generale dei Carabinieri Forestali Generale di Corpo d’Armata Antonio Rcciardi, in realtà sono racchiuse le soddisfazioni di uomini dello Stato dediti al lavoro e alla salvaguardia dell’Ambiente. Non meno gratificanti le parole riportate nel secondo degli Encomi: «Per le spiccate qualità professionali dimostrate durante le particolari indagini condotte in occasione del furto di piante nel Parco Nazionale del Pollino, che conducevano al sequestro della legna e dell’autocarro nonchè all’arresto del soggetto per furto aggravato e alla denuncia  per distruzione di bellezze naturali e guida senza patente». Ma questi sono solo gli ultimi di una lunga serie di brillanti traguardi raggiunti dal Comandante Cosimo Cervellera, conosciuto e apprezzato per le sue spiccate qualità professionali e l’alto senso del dovere. E’ appena il caso infatti di ricordare la tragedia che ha colpito 20 anni orsono il Sarno ed altri comuni della provincia di Salerno durante la quale il Comandante Mino Cervellera meritò il titolo di “Angelo del Fango” per aver contribuito a salvare oltre 200 persone durante quella tragica giornata in cui una coltre di fango staccatasi dalla montagna sovrastante spazzò via i comuni campani di Sarno, Siano, Quindici, Bracigliano e San Felice a Cancello provocando la morte di ben 160 persone. In occasione di quell’immane tragedia della quale si occuparono tutti i TG e la stampa nazionale l’allora Ministro delle Politiche Agricole On. Pinto si espresse con atti formali di riconoscimento nei confronti delle Forze dell’Ordine, tra cui il Comandante Cervellera, per il grave rischio corso per la propria vita e l’alto senso di abnegazione e di dedizione completa verso quelle popolazioni così duramente colpite. Altruismo, generosità e senso del dovere che gli procurarono anche qualche spiacevole disavventura giudiziaria, come nel caso del suo tentativo, peraltro riuscito, di sventare una rapina presso un noto Centro Commerciale di Corigliano il cui processo, che lo vedeva imputato quale protagonista e parte offesa per tentato omicidio, per aver sventato una rapina a danno di un commerciante di preziosi titolare di una gioielleria in quel Centro Commerciale. In quell’occasione il Comandante Cervellera rischiò di rimanere dilaniato dall’autovettura del pluri-pregiudicato che la conduceva, oggi condannato. Nessun problema però e nessun segno di arrendevolezza: il Comandante Cervellera continua imperterrito la propria missione insieme ai suoi giovani Agenti in servizio presso la Stazione di Cerchiara di Calabria tanto che è notizia recente che tra pochi giorni il Comandante Cervellera ed i suoi uomini di fresca nomina, Carabinieri Walter Letteriello e Arturo Tagliaferri, già noti alle cronache per le brillanti operazioni di sequestro di armi, di immobili rurali e di aziende zootecniche espletati in pochi mesi dal loro arrivo a Cerchiara, verranno insigniti di ulteriori riconoscimenti. Segno evidente che dietro le fresche energie dei giovani, c’è sempre una guida e un capo carismatico che li coordina e li alleva come una chiocciola sa fare con i suoi pulcini.

Pino La Rocca