Trebisacce-07/01/2020: Elezioni Regionali: un bagno di folla per il candidato Franco Mundo

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TREBISACCE «Siamo gente semplice, schietta, non certo espressione dell’èlite politica, ma ricchi di passione e animati da principi e valori autentici: il nostro DNA è saldamente ancorato alle radici popolari e la nostra forza sono le idee che da circa 10 anni portiamo avanti, sempre con coerenza e con coraggio, nella nostra attività politica». E’ con queste poche parole che il sindaco di Trebisacce Franco Mundo ha delineato il proprio profilo personale e politico nel corso della grande manifestazione pubblica con cui, alla presenza del candidato-presidente del centrosinistra Filippo Callipo, ha aperto la campagna elettorale nella sua città come candidato-consigliere-regionale nella Lista “Per Pippo Callipo Presidente – Io resto in Calabria”. Nell’occasione, nonostante una serata flagellata da vento e freddo gelido, un’autentica marea di gente fatta di sindaci, di amministratori, di dirigenti di partito e di tantissima gente comune proveniente da tutto l’Alto Jonio e da tutta la provincia di Cosenza ha letteralmente gremito la grande sala-convegni del Miramare, con l’evidente intenzione di sostenere e incoraggiare l’Imprenditore Calabrese e “re del tonno” Pippo Callipo e il candidato-consigliere-regionale Franco Mundo che, come lui stesso ha ricordato in apertura del suo intervento, dopo circa 10 anni di impegno politico, prima come consigliere provinciale e per sette anni sindaco di Trebisacce, tenta la scalata al Consiglio Regionale per segnare finalmente una svolta e per assicurare una rappresentanza diretta all’Alto Jonio. Un territorio, questo, a suo dire bellissimo ma sfortunato, dimostratosi nel corso degli anni fertile terreno per una moltitudine di “predatori di voti” che si sono affacciati in riva allo Jonio solo per carpire la buona fede degli elettori offrendo illusorie prospettive di lavoro a qualche giovane, salvo poi a dimenticarsi completamente di tutto. «Non solo non ci hanno tutelato ma, – ha osservato il sindaco Mundo nel suo appassionato intervento ricordando a proposito di sanità la paradossale situazione di una Sentenza del Consiglio di Stato e di un Decreto Commissariale rimasti solo sulla carta – ci hanno addirittura penalizzati e depredati di tutto, sottraendoci, in primis, il diritto sacrosanto ad una sanità dignitosa… Ed è anche per questo – ha aggiunto il sindaco Mundo rivolto ai tantissimi presenti e soprattutto ai giovani – che abbiamo deciso di metterci la faccia e di provare, a mani nude ma con passione e impegno civile, a dare voce non solo ai problemi di Trebisacce ma di tutto l’Alto Jonio che condivide con la nostra città tantissimi problemi». Continuando nel suo appassionato intervento che ha fatto seguito alle 4 testimonianze programmate, dall’Universitaria Gaia Stasi al sindaco di Oriolo Simona Colotta, dal segretario del PD Giampiero Regino all’Assessore Filippo Castrovillari, l’Avv. Franco Mundo, dimostrando di conoscere bene le problematiche di tutti i paesi del Comprensorio e soprattutto quelle dei paesi delle aree interne che rischiano lo spopolamento, ha invitato tutti a fare rete, a non disperdere il consenso ed a ragionare al di fuori e al di sopra di schemi politici e di logiche campanilistiche. «Se i paesi dell’entroterra non si spopolano – ha ammonito il candidato-consigliere Mundo – ma resistono, crescono e si sviluppano, se ne avvantaggiano tutti gli altri e tutti insieme, con alla guida un presidente come Pippo Callipo che ha dato prova di lungimiranza e di coraggio in una terra difficile come la nostra, possiamo invertire la rotta, dare vita ad un radicale cambiamento, ridisegnare una nuova Calabria e creare opportunità di lavoro ai tantissimi giovani che nel corso degli anni hanno abbandonato la nostra terra in cerca di lavoro e di dignità, facendo venir meno non solo braccia ed energie fisiche ma soprattutto idee innovative e risorse mentali». A quello del sindaco Mundo sottolineato spesso da scroscianti applausi, ha fatto seguito l’intervento del candidato-presidente Pippo Callipo che ha brevemente tratteggiato il proprio profilo di imprenditore proveniente dalla “gavetta” che oggi, in una terra povera e difficile come la Calabria, riesce a dare lavoro a oltre 400 persone. «Ho accettato di candidarmi e di rinunciare ad una terza età tranquilla e pantofolaia – ha dichiarato Callipo con un linguaggio semplice, schietto e non roboante – per un problema di coscienza verso i giovani e verso la nostra terra di Calabria, non tanto per dare vita all’abusato termine di cambiamento, che ritengo un processo lento e blando, ma a una vera e propria rivoluzione che, – ha ricordato l’anziano “re del tonno” –  dal primo febbraio di quest’anno deve avvenire con la penna e non con la pistola, ribaltando innanzitutto la burocrazia regionale che fa danni più della mafia perché – ha commentato Pippo Callipo prima di enucleare succintamente le priorità del proprio programma politico elaborato non in astratto ma con il contributo della propria esperienza di imprenditore che vive quotidianamente a stretto contatto con i suoi operai – ritarda e frena il soddisfacimento dei diritti degli imprenditori e dei cittadini  calabresi…».

Pino La Rocca